Dopo diverso tempo di stop con le idee pubbliche riguardo le mie analisi, rieccoci qua. Oggi andrò a commentare la situazione attuale dei mercati finanziari, in particolare andrò ad evidenziare alcuni aspetti interessanti tra le correlazioni che in questo periodo destano curiosità. Partiamo con la correlazione tra il NASDAQ e il VIX, l'indice della volatilità. Sappiamo come il VIX è monitor delle incertezze all'interno dei mercati, dove quotazioni alte portano instabilità dei prezzi. Notiamo come, storicamente, c'è una correlazione inversa tra l'indice azionario e l'indice della volatilità. Da gennaio 2022 abbiamo visto aumentare le volatilità, arrivando a toccare soglia 39, area di estrema incertezza, con conseguente declino dell'indice azionario, arrivando a perdere YTD oltre il 25%. Ci troviamo in un periodo molto particolare, Geopolitica, banche centrali, inflazione sono i punti principali che stanno muovendo i mercati. L'indice Fear and Greed a quota 12, in territorio di estrema paura, è solo uno dei tanti indicatori che stanno segnalando la possibilità di entrare in un ciclo economico ben definito. Un'altra correlazione che in questi mesi sta spaventando il mondo delle cripto è la correlazione tra il NASDAQ e BITCOIN. Abbiamo visto come la criptovaluta ha perso oltre il 60% dai massimi storici e solo nel 2022 ha perso oltre il 50% del suo valore. Notiamo come nel 2021 la correlazione era mista, alternandosi tra correlazione positiva (sopra lo 0) e correlazione negativa (sotto lo zero). Da gennaio 2022 la correlazione è stata esclusivamente positiva, portando BITCOIN a testare i 25.000 mila come quotazione il 10 maggio. La discesa di BITCOIN non è dovuta solo dalla correlazione con l'indice azionario Americano, il recente crollo di LUNA, quarta criptovaluta per volumi scambiati, ha perso il 99% del suo valore in 5 giorni portando ulteriore sentiment negativo e paura all'interno dei mercati. Un'altra correlazione interessante è quella tra l'intero asset azionario. Indici che parlano chiaro, inflazione, tassi d'interesse, volatilità, stanno spingendo l'economia in un'unica direzione. Non ci resta che rimanere a guardare e vedere come le banche centrali cercheranno di evitare ulteriori deterioramenti dei dati macroeconomici e dell'intera economia.