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Buoni fruttiferi postali o BTP Green? Ecco dove investire nel 2025

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Gli italiani sono tornati a risparmiare e una piccola parte, in questi anni di incertezza economica ha deciso anche di investire. Di circa l'80% dei piccoli risparmiatori soltanto il 40%  mette da parte circa il 5% del proprio reddito annuo. Ancor meno è la percentuale di chi investe in soluzioni per la gestione del risparmio. In tempi così incerti non è facile scegliere la soluzione migliore su cui investire: ecco che molti optano per soluzioni con basso rischio e di sicuro rendimento come i Buoni fruttiferi postali. Altri invece, poco più propensi al rischio, scelgono i titoli di Stato, soprattutto Bot e Btp, tra cui i nuovi Btp Green. Ma quale soluzione è la più conveniente e quale rende di più?

Cosa scegliere tra Buoni fruttiferi postali o Btp Green?

Gli italiani, si sa, non amano il rischio, soprattutto se questo è legato ai propri risparmi. Quando decidono di investire, la maggior parte propende per soluzioni a basso rischio e dal rendimento certo. Tra Btp Green e Buoni fruttiferi quali rendono di più?

Dopo i tagli ai tassi di interesse operati dalla Bce, i rendimenti sono certamente calati rispetto agli anni passati, ma sia i buoni di Poste Italiane che i titoli di Stato restano un’ottima opzione di investimento. La scelta finale dipende dalle esigenze di sicurezza, rendimento e flessibilità dell’investitore.

I Buoni ordinari postali a 20 anni sono preferiti da chi cerca un'opzione stabile e priva di rischi. Il rendimento garantito annuo è fisso e cresce nel tempo offrendo un guadagno certo alla scadenza. Inoltre, tra i vantaggi c’è sicuramente il fatto di poter essere rimborsato prima della scadenza anche se gli interessi vengono riconosciuti solo dopo 12 mesi.

Ogni due anni c’è un flusso costante di entrate grazie al rimborso degli interessi. Di sicuro non offrono rendimenti elevati se rapportanti ad altri investimenti ma godono di una tassazione agevolata al 12,5%.

Buoni fruttiferi postali o Btp Green? Ecco una simulazione

Se invece si cerca un rendimento più alto, l’opzione migliore sono i Btp Green. Al momento in cui si scrive i Btp Green 1,5% offrono una redditività potenzialmente superiore, con cedole semestrali e un rendimento netto annuo competitivo.

Certo è che i tassi non sono fissi e sono soggetti a variazioni temporali e inoltre, per ottenere il massimo rendimento, è necessario mantenerli fino a scadenza perché il rimborso anticipato potrebbe portare a perdite di capitale.

Ipotizzando un investimento di 10.000 euro in un arco temporale di 20 anni, se si investe in Btp Green con rendimento netto annuo del 3,57%, si otterrebbero circa 20.169 euro dopo 20 anni.

Ribaltando l’investimento su un buono ordinario a 20 anni si avrebbe un rendimento annuo lordo del 2%, che aumenterebbe nel tempo. Alla scadenza, utilizzando il simulatore di Poste Italiane il capitale netto disponibile sarebbe 14.242,75 euro.

In conclusione

Se si guardano i risultati, il Btp Green rappresenta la scelta più redditizia. Ma le scelte di investimento dipendono da numerosi fattori. Chi vuole un investimento sicuro e prevedibile può optare per i buoni postali, mentre chi è disposto ad assumere un rischio maggiore in cambio di rendimenti più alti può valutare i Btp Green come una scelta più redditizia. Di certo meglio diversificare il proprio portafoglio di investimento.