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La più grande società finanziaria del Perù apre una causa contro l’autorità fiscale

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Credicorp is suing SUNAT for reopening a tax case already resolved by its Review Committee.

Credicorp Ltd., la più grande holding di servizi finanziari in Perù, ha intentato una causa contro l’Amministrazione fiscale del Perù (SUNAT).

La società sostiene che l’istituto sta ignorando i pareri legali vincolanti del paese e, quindi, minando il principio della certezza del diritto per le aziende che hanno attività economica nel territorio nazionale.

La controversia è incentrata sulle transazioni azionarie del 2018 e del 2019, in cui la controllata di Credicorp, Grupo Crédito S.A., ha acquistato azioni del Banco de Crédito del Perú (BCP) da Credicorp Ltd.

Le transazioni sono state eseguite attraverso la Borsa di Lima e hanno rispettato le leggi e i regolamenti locali allora in vigore.

Le transazioni esenti da imposte sono ora sotto esame

Secondo Credicorp, le transazioni erano coperte da una chiara esenzione legale in vigore all’epoca: le plusvalenze derivanti dalla vendita di azioni quotate erano esenti dall’imposta sul reddito se le azioni trasferite non superavano il 10% delle azioni in circolazione della società emittente entro 12 mesi.

La società conferma che i trasferimenti hanno raggiunto questo livello.

Le transazioni sono state segnalate all’autorità di regolamentazione del mercato mobiliare del Perù, la Superintendencia del Mercado de Valores (SMV), approvate dalla Superintendencia de Banca, Seguros y AFP (SBS) e registrate presso il Registro Centrale dei Titoli (CAVALI).

Nonostante ciò, SUNAT sta rivendicando più di 1,5 miliardi di soles in imposte sul reddito non pagate e interessi sulle stesse transazioni.

La precedente decisione della commissione SUNAT

Credicorp sottolinea che le transazioni sono state precedentemente indagate dal Comitato di revisione (Comité Revisor) della SUNAT, che ne ha confermato la legittimità e ha stabilito che non vi erano basi per accuse di evasione fiscale.

Le decisioni del Comitato sono vincolanti ai sensi del diritto peruviano. Ciononostante, le autorità fiscali hanno rilanciato la questione, inducendo Credicorp a intentare un’azione legale in risposta a quella che definisce una violazione del giusto processo e dei principi fiscali accettati.

La società sostiene che la mossa mina la fiducia degli investitori violando il principio di prevedibilità nei procedimenti fiscali.

“La riapertura di un caso già risolto dall’organo interno competente di SUNAT mette in discussione la struttura legale stessa da cui dipendono le aziende per operare in conformità”, ha dichiarato la società in un comunicato.

Nessun impatto sul bilancio

Credicorp ha affermato che, ai sensi dei principi contabili internazionali, non sono richiesti accantonamenti spese per la questione riaperta.

La società sta attualmente esaminando lo sviluppo e risponderà attraverso i canali legali e amministrativi appropriati.

Grupo Crédito S.A., l’entità direttamente coinvolta nelle transazioni, ha ribadito il suo impegno per la conformità fiscale e normativa.

Ha inoltre sottolineato il suo costante impegno a proteggere gli interessi dei dipendenti, dei clienti e degli investitori.

Leader regionale nei servizi finanziari

Credicorp è la principale holding di servizi finanziari in Perù e opera in Cile, Colombia, Bolivia e Panama.

La sua attività è ben diversificata in quattro principali linee di business: Universal Banking, rappresentata da BCP e Banco de Crédito de Bolivia; Microfinanza, attraverso Mibanco in Perù e Colombia; Assicurazioni e Fondi pensione, attraverso il Grupo Pacifico e Prima AFP; e Investment Management & Advisory attraverso Credicorp Capital, BCP Wealth Management e ASB Bank Corp.

Man mano che la controversia si sposta ai tribunali, potrebbe avere implicazioni più ampie per il trattamento fiscale delle società e la fiducia degli investitori nel sistema normativo del Perù.