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RedFish - SAIEP fa il record di fatturato a oltre 18 milioni nel 2024

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Non è semplice progettare e realizzare quadri elettrici e cablaggi di comando per l'industria ferroviaria. Chi lo sa fare bene è SAIEP, azienda italiana controllata da Movinter, a sua volta controllata dalla holding industriale RedFish Capital (giudizio Buy con target price a 2,27 euro). Websim ha intervistato l'amministratore delegato Alberto Santi

Nel 2024 avete realizzato un record di fatturato per 18,5 milioni, a cosa attribuire questo balzo?

È una netta crescita dai 15,3 milioni nel 2023 ed è il risultato migliore nella storia di SAIEP. Il precedente massimo era di 16,5 milioni nel 2019. Dobbiamo ringraziare soprattutto il boom del mercato ferroviario su commessa. Difatti, i nostri principali clienti, player di primo piano come Alstom e Hitachi, hanno accelerato i programmi, anche per rispettare alcune scadenze del PNRR. E noi siamo stati rapidi a seguirli, sia nei progetti di materiale rotabile sia nelle impiantizzazioni fisse. Questo ha fatto volare il fatturato, mentre l’Ebitda è salito a 1,42 milioni da 890mila euro circa.

Come sono suddivisi geograficamente i ricavi?

Circa il 95 % dei ricavi proviene dall’Italia, con una quota minoritaria in Polonia e Germania e uno 0,7–0,8 % dagli Stati Uniti.

Come sta andando il 2025 e quali sono le prospettive?

Nei primi tre mesi del 2025 abbiamo già fatturato 8,6 milioni, e prevediamo di chiudere l’anno intorno a 20,2 milioni, con un Ebit margin sopra il 9%. L’accelerazione è dovuta al ramp-up sui treni regionali (circa 10 convogli al mese) e, nella seconda metà, ai progetti di alta velocità. In Europa, vediamo positivamente gli effetti della liberalizzazione del mercato e gli investimenti francesi in Italia.

Come si inserisce in questo percorso il supporto di RedFish e l’aggregazione con Movinter?

SAIEP è nata come un’azienda familiare ed è poi cresciuta fino all’incontro con RedFish, che ci ha aiutati a trovare un partner industriale e manager esperti, facendoci evolvere da artigiani a realtà più grande e strutturata. Le sinergie realizzate sono evidenti: Movinter produce le carpenterie e i canali dei quadri elettrici che poi cabliamo noi, aumentando efficienza e integrazione produttiva. A livello commerciale, sfruttiamo reciprocamente i rapporti con i clienti, presentandoci come gruppo unico con capacità di affrontare progetti di maggior dimensione e complessità.

State esplorando nuovi mercati e partnership?

Abbiamo avviato valutazioni preliminari di collaborazione con grandi gruppi. Geograficamente, puntiamo a crescere negli USA (producendo in loco e mitigando i dazi, ndr), con focus sulle metropolitane, dove i competitor già operano, consapevoli che la prossimità al cliente è cruciale per alcuni prodotti a elevato contenuto industriale. SAIEP può distinguersi per la produzione a basso costo, grazie allo stabilimento in Tunisia, e know-how di ingegneria che ci permette di gestire internamente tutte le fasi dei progetti.

Qual è lo stato delle attività in Tunisia?

Operiamo in Tunisia dal 2012 con una controllata al 100 %. Dopo l’ingresso di RedFish, abbiamo ampliato il sito e nel 2024 abbiamo aumentato organico e superfici: oggi lavoriamo su 5 000 m² con circa 130 dipendenti. Prossimamente valuteremo nuove lavorazioni “a basso valore aggiunto” da delocalizzare lì, mantenendo in Italia le attività più specializzate.

Non temete rischi di instabilità nel Maghreb?

In Tunisia operiamo senza problemi e non ravvisiamo pericoli. Anche il Marocco è un’area interessante per il business ed è considerato stabile. In Algeria c’è incertezza politica e in Libia perdurano conflitti e instabilità, ma confidiamo che a medio termine si possa arrivare a una normalizzazione. A quel punto, i nostri clienti potrebbero chiamarci per progetti di trasporto urbano e metropolitano.

Qualora si arrivasse a una pace giusta per l’Ucraina, potreste partecipare alla sua ricostruzione ferroviaria?

Potremmo essere “follower”: i nostri clienti saranno probabilmente tra i protagonisti della ricostruzione, coinvolgendoci nella fornitura di treni regionali o tram.