Gli aiuti fiscali che in questi giorni paesi come Germania, Francia e Italia stanno pianificando per sostenere il potere d'acquisto dei consumatori, potrebbero avere delle conseguenze rilevanti sull'azione dell'ECB. Nella misura in cui tali aiuti costituiscano di fatto dei tetti ai prezzi energetici e non, si andrebbe direttamente ad intervenire sul tasso di inflazione. Ad esempio, le misure dirette a contenere i prezzi dell'energia avrebbero effetti diretti sul tasso di inflazione e indiretti in quanto gli altri beni e servizi che compongono il paniere di consumo avrebbero costi di produzione più bassi e quindi prezzi più bassi in un mercato concorrenziale. Sovvenzionando altre tipologie di spesa quali ad esempio, quelle di trasporto (come fatto in Germania) psi avrebbe lo stesso risultato. In uno scenario del genere il tasso di inflazione verrebbe forzatamente controllato dalle misure fiscali e le aspettative di hike potrebbero ridursi di fatto rendendo più semplice la vita della BCE. Tuttavia, se le misure fiscali fossero invece distribuite a pioggia sottoforma di assegni una tantum si potrebbero avere effetti controproducenti. L'emissione di debito derivante dagli stimoli fiscali per l potere d'acquisto dei consumatori, avrebbe degli effetti inflativi sul mercato. D'altro lato, questo porterebbe la BCE a reagire come maggiore aggressività per frenare l'inflazione. L'aumento dei tassi d'interesse e la riduzione dei tassi di crescita dell'offerta monetaria avrebbero un effetto frenante sulla produzione e quindi sul reddito. Ma se il potere d'acquisto viene sostenuto dagli interventi fiscali si creerebbe potenzialemente una spirale tale per cui maggiori aiuti fiscali comporterebbero maggiore inflazione e quest'ultima costringerebbe la BCE a intervenire più massicciamente provocando quindi un contesto di stagflazione (maggiore inflazione e minore produzione).
Attualmente il primo scenario sembrerebbe quello più realistico. Preparatevi a comprare BUND! (La BCE annunciera il rialzo giovedì. Il mercato attualmente prezza la possibilità di rialzo da 75 bps per cui un qualsiasi rialzo minore, in un'ottica di breve termine ha implicazioni dovish sul prezzo. E' tuttavia consigliato aspettare la decisione)