Manifattura in frenata: la spia rossa della recessione

🚨 Today’s Trading – 03.06.2025
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🌪️ Manifattura in frenata: la spia rossa della recessione
👉🏼 MARKET BACKGROUND
Rallenta il comparto manifatturiero nei polmoni economici mondiali. Sia in America che in Cina il settore manifatturiero registra una brusca frenata che trascina gli indici nelle aree di contrazione economica.
Negli Stati Uniti, l’ISM Manufacturing PMI si attesta a 48.5, in calo rispetto al precedente 48.7. A pesare nella composizione dell’indice sono soprattutto le componenti relative ai nuovi ordini di esportazione, scesi a 40.1 da 43.1, e le importazioni, crollate a 39.9 da 47.1, con un calo del -7.2%.
Non va meglio in Cina, dove il Caixin Manufacturing PMI passa a 48.3 dal precedente 50.4, mettendo in luce, anche qui, il brusco calo del commercio internazionale. Il rallentamento porta le aziende a ridurre gli ordini, la produzione e – ovviamente – le assunzioni. Per un’economia come quella cinese, fortemente esposta al commercio globale, emerge la necessità urgente di rinforzare il mercato interno, stimolare i consumi e farlo rapidamente per compensare lo shock esterno.
In attesa, questa mattina, dei dati sull’inflazione europea, che rappresenteranno il preludio alle decisioni della BCE sui tassi d’interesse previste per giovedì. Un’Headline Inflation YoY al 2% aprirebbe le porte a un ulteriore taglio dei tassi da parte della BCE, e potenzialmente a uno scenario di rilancio dell’economia del vecchio continente, oggi preferito dagli operatori rispetto agli asset USA.
Non meno rilevanti i dati sui JOLTS, che potrebbero mostrare una contrazione, passando da 7.192M a 7.05M, segnalando una minore offerta di lavoro dovuta ai timori delle aziende per possibili fasi recessive. Dato propedeutico alla pubblicazione dei NFP di venerdì prossimo.
👉🏼 FOREX
Il comparto FX trova un argine alla caduta del Dollar Index, che – dopo aver testato i minimi a 98.68 – prende una pausa dal suo trend primario ribassista.
Difficile oggi credere in un’inversione di tendenza per il dollaro USA, che resta improntato a un anno di debolezza. Tuttavia, le posizioni corte estreme da parte di fondi hedge e dealer sembrano poter dare vita a ricoperture e prese di profitto degne di nota. Per questo alziamo il livello di allerta dopo la pesante caduta del biglietto verde, pur senza modificare il nostro outlook di medio termine.
In tutta risposta, EUR/USD testa i primi supporti a 1.1410, restando ancorato al suo trend rialzista primario, con il successivo supporto in area 1.1380.
👉🏼 EQUITY
Azionario europeo in trading range, con il DAX compreso tra 23.890 pt e 24.140 pt, in un trend laterale-ribassista che lascia le quotazioni orbitare intorno al POC Monthly precedente, posto a 24.050 pt.
Riteniamo plausibile un ritorno al trend rialzista solo in caso di rottura delle resistenze a 24.190 pt, mentre una violazione a ribasso dei supporti a 23.860 pt aprirebbe la strada ad affondi verso 23.724 pt prima e 23.600 pt poi.
👉🏼 COMMODITIES
Slancio rialzista per il gold, che dopo aver testato le resistenze a 2.421$/oz, ripiega sui primi supporti a 2.388$, parte alta della HVA mensile.
Da notare le prime divergenze sugli oscillatori, che potrebbero supportare l’ipotesi di una nuova fase di momentum rialzista, sostenendo un nuovo attacco ai massimi.
Solo la violazione a ribasso di 2.380$ aprirebbe la strada a un rientro nella HVA mensile, con possibili approdi ai primi HVN a 2.320$.
Buon trading!
🔹 Salvatore Bilotta
🌍 salvatorebilotta.com
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🌪️ Manifattura in frenata: la spia rossa della recessione
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Rallenta il comparto manifatturiero nei polmoni economici mondiali. Sia in America che in Cina il settore manifatturiero registra una brusca frenata che trascina gli indici nelle aree di contrazione economica.
Negli Stati Uniti, l’ISM Manufacturing PMI si attesta a 48.5, in calo rispetto al precedente 48.7. A pesare nella composizione dell’indice sono soprattutto le componenti relative ai nuovi ordini di esportazione, scesi a 40.1 da 43.1, e le importazioni, crollate a 39.9 da 47.1, con un calo del -7.2%.
Non va meglio in Cina, dove il Caixin Manufacturing PMI passa a 48.3 dal precedente 50.4, mettendo in luce, anche qui, il brusco calo del commercio internazionale. Il rallentamento porta le aziende a ridurre gli ordini, la produzione e – ovviamente – le assunzioni. Per un’economia come quella cinese, fortemente esposta al commercio globale, emerge la necessità urgente di rinforzare il mercato interno, stimolare i consumi e farlo rapidamente per compensare lo shock esterno.
In attesa, questa mattina, dei dati sull’inflazione europea, che rappresenteranno il preludio alle decisioni della BCE sui tassi d’interesse previste per giovedì. Un’Headline Inflation YoY al 2% aprirebbe le porte a un ulteriore taglio dei tassi da parte della BCE, e potenzialmente a uno scenario di rilancio dell’economia del vecchio continente, oggi preferito dagli operatori rispetto agli asset USA.
Non meno rilevanti i dati sui JOLTS, che potrebbero mostrare una contrazione, passando da 7.192M a 7.05M, segnalando una minore offerta di lavoro dovuta ai timori delle aziende per possibili fasi recessive. Dato propedeutico alla pubblicazione dei NFP di venerdì prossimo.
👉🏼 FOREX
Il comparto FX trova un argine alla caduta del Dollar Index, che – dopo aver testato i minimi a 98.68 – prende una pausa dal suo trend primario ribassista.
Difficile oggi credere in un’inversione di tendenza per il dollaro USA, che resta improntato a un anno di debolezza. Tuttavia, le posizioni corte estreme da parte di fondi hedge e dealer sembrano poter dare vita a ricoperture e prese di profitto degne di nota. Per questo alziamo il livello di allerta dopo la pesante caduta del biglietto verde, pur senza modificare il nostro outlook di medio termine.
In tutta risposta, EUR/USD testa i primi supporti a 1.1410, restando ancorato al suo trend rialzista primario, con il successivo supporto in area 1.1380.
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Azionario europeo in trading range, con il DAX compreso tra 23.890 pt e 24.140 pt, in un trend laterale-ribassista che lascia le quotazioni orbitare intorno al POC Monthly precedente, posto a 24.050 pt.
Riteniamo plausibile un ritorno al trend rialzista solo in caso di rottura delle resistenze a 24.190 pt, mentre una violazione a ribasso dei supporti a 23.860 pt aprirebbe la strada ad affondi verso 23.724 pt prima e 23.600 pt poi.
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Slancio rialzista per il gold, che dopo aver testato le resistenze a 2.421$/oz, ripiega sui primi supporti a 2.388$, parte alta della HVA mensile.
Da notare le prime divergenze sugli oscillatori, che potrebbero supportare l’ipotesi di una nuova fase di momentum rialzista, sostenendo un nuovo attacco ai massimi.
Solo la violazione a ribasso di 2.380$ aprirebbe la strada a un rientro nella HVA mensile, con possibili approdi ai primi HVN a 2.320$.
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這些資訊和出版物並不意味著也不構成TradingView提供或認可的金融、投資、交易或其他類型的意見或建議。請在使用條款閱讀更多資訊。
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