I principali indici di Borsa a livello globale hanno messo a segno una seduta complessivamente caratterizzata dalle vendite. Sul fronte delle Banche centrali, è da segnalare che la Bank of England ha alzato come da attese i tassi di 25 punti base, portandoli al 4,5% e lasciando aperte le porte per ulteriori incrementi se necessario. L’istituto si attende un rallentamento meno marcato dell’inflazione, ma le stime indicano che il Paese eviterà una recessione nel 2023. Guardando all’Europa il Presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha detto che il percorso del rialzo del costo del denaro della BCE potrebbe proseguire anche dopo l’estate, con un eventuale ritocco a settembre che dipenderà dagli effetti delle mosse precedenti. L’esponente del board dell’istituto centrale europeo ritiene che i tassi si stiano avvicinando al picco, anche se non sono ancora arrivati su tale livello. In ogni caso, Nagel ha ribadito che una volta raggiunto il plateau, i tassi dovranno rimanere elevati per diverso tempo, mentre l’inflazione core potrà essere vista avvicinarsi al 2% tra 12 o 18 mesi. In una nuova intervista, Christine Lagarde ha detto che l’inflazione è ancora troppo alta e la lotta per abbassarla non è finita. Intanto, l’ultimo sondaggio dell’Eurotower mostra come le aspettative a un anno sull’indice dei prezzi al consumo siano passate dal 4,6% di febbraio al 5% di marzo. Intanto, il Segretario al Tesoro USA, Janet Yellen, è tornata sulla questione del tetto al debito, sottolineando che se il Congresso non alzasse il limite ci sarebbero dei rischi per una recessione globale e di “terribili conseguenze” per il Paese.