Settimana senza dubbio volatile per Euro/Dollaro e non poteva essere altrimenti vista la concomitanza delle elezioni americane ed il meeting FED di giovedì, vediamo quindi a mercati chiusi cosa è successo e cosa possiamo aspettarci per la prossima settimana. In settimana siamo partiti lunedì con un lieve scarico prima dei forti acquisti pre-elettorali che hanno portato il cambio ad un massimo settimanale 1,0936 prima di scaricare violentemente in scia all’uscita dei primi risultati elettorali per fermarsi poi a 1,0682, per poi recuperare giovedì fino ad 1,0820 e chiudere la settimana sui minimi a 1,0717. Come dico da scorsa settimana la discesa è stata certamente violenta ed importante e non bisogna dimenticare che trattandosi di un cambio monetario, anche il più importante, le forze e gli attori in gioco sono senza dubbio di altro rilievo rispetto a quelli che si potrebbero avere tradando ad esempio un titolo azionario, quindi se avessi in carico delle posizioni short inizierei a prendere profitto, perlomeno in parte; a livello volumetrico e supportivo di medio e lungo termine area 1,0680 prima e 1,0550/1,0500 poi sono aree decisamente solide e difficilmente superabili al primo tentativo. Allo stesso tempo, questo non costituisce di certo un consiglio ad entrare long in un trend palesemente short.