L' euro è crollato in apertura sui mercati asiatici generando un grosso gap sulla chiusura di venerdì scorso. Ovviamente il driver per questo scomposto movimento ribassista è stato quello dei dazi di Trump, su vari beni in tutto il mondo, in particolare Canada, Messico e Cina, ma che poi finiranno per coinvolgere anche l'Europa. Con ciò, l'euro è crollato, trovando un timido sostegno in area 1,024. a ridosso dei minimi di gennaio 2025. Sarà interessante vedere come andrà a finire, ma in questo momento si può ipotizzare una ripresa delle quotazioni verso 1,3015, prima di assistere a nuove nuove vendite, che propongono a ridosso della parità l'obiettivo più probabile.
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