Situazione EUR/USD e cosa aspettarsi

Il principale cambio globale, nonchè il più scambiato in termini di volumi, sta attraversando una fase in cui mostra da qualche mese una chiara struttura di prezzo ribassista.
La sequenza di massimi e minimi decrescenti ha portato la valuta dai massimi a 52 settimane fatti registrare a Luglio in area 1.1275 fino ai minimi in area 1.0700 dove attualmente il prezzo sembra stia attraversando una fase di accumulazione.

Per la tenuta della struttura ribassista ci si aspetta un affondo ulteriore sotto area 1.0690 che, tuttavia, potrebbe avvenire anche dopo un ritracciamento dell'ultima gamba ribassista, il quale sarebbe ottimale se capitasse nell'area del 61,8 / 78,6 di fibonacci evidenziata del rettangolo viola (1.0850/1.0890).

Ciononostante, la valuta si sta muovendo controtrend rispetto a quello che è lo scenario di fondo rialzista cominciato dai minimi di Settembre 2022 (non illustrati in questa parte digrafico). Questo trend rialzista verrebbe compromesso da un allungo dell'impulso ribassista al di sotto dell'importante area di supporto compresa fra 1.0635 ed 1.0688; nonchè ci sarebbe una possibile violazione dello stesso qualora il prezzo andasse al di sotto dell'area di supporto chiave di 1.0500 (importante numero tondo).

La motivazione macroeconomica principale dietro i movimenti dei cambi valutari, sono gli andamenti dei rispettivi tassi di interesse scaturiti dalle politiche monetarie.
Le valute seguono i rendimenti dei titoli di stato di un certo paese ed i rendimenti sono agganciati all'andamento dei tassi; con i tassi della FED che in questo momento dovrebbero aver raggiunto il tetto degli aumenti a 5.50% (ultimo aumento a luglio), ora ci si attende una forward guidance di mantenimento del livello dei tassi prima di cominciare ad adottare una politica espansiva di riduzioni, con un rendimento dei T-Note che potrebbe rallentare trascinando il dollaro verso il basso.
Per la BCE domani c'è la riunione per discutere della politica monetaria e decidere sui tassi di interesse; c'è attesa che il tetto resti fermo a 4.25% ciononostante ci si potrebbe aspettare un ultimo aumento di 25 pb prima di invertire la politica restrittiva, e ciò potrebbe influire positivamente sul cambio euro/dollaro.

Raccomando a tutti di tenere d'occhio il calendario economico per queste due settimane con dati sull'inflazione, vendite al dettaglio, sussidi di disoccupazione statunitensi, riunione BCE per questa settimana e riunione FED prossima settimana.
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