Buongiorno ragazzi, stamani vi rilascio un aggiornamento relativo al mercato dell’argento grazie al nuovo report del 17 novembre del Silver Institute, di cui ho già parlato nella mia idea precedente relativa all’argento. Per chi non lo sapesse, Il Silver Institute è un'associazione internazionale senza scopo di lucro che trae i suoi dati dall'industria dell'argento; ciò include le principali case minerarie d'argento, raffinerie, fornitori di lingotti, produttori di prodotti in argento e grossisti di prodotti di investimento in argento. Fondato nel 1971, l'Istituto funge da voce dell'industria per aumentare la comprensione da parte del pubblico dei numerosi usi e valori dell'argento. Vi rilascio ora i punti salienti del suo report: La domanda industriale di argento rimbalza a un nuovo massimo nel 2021. Le previsioni sugli investimenti in argento fisico aumenteranno del 32% nel 2021 per un massimo di 6 anni. Si prevede che ogni area chiave della domanda di argento aumenterà nel 2021, compreso un record per la domanda industriale, nonostante le sfide riguardanti le catene di approvvigionamento in corso. Nell’anno in corso la domanda globale di argento dovrebbe raggiungere 1,29 miliardi di once (la prima volta che super il miliardo di once dal 2015). La ripresa della domanda industriale dalla pandemia vedrà questo segmento raggiungere un nuovo massimo di 524 milioni di once (Moz). In termini di alcuni dei segmenti chiave, si stima che la domanda fotovoltaica aumenterà del 13% a oltre 110 Moz, un nuovo massimo, evidenziando il ruolo chiave dell'argento nella green economy. Infine, la domanda di leghe per brasatura e saldatura è destinata a migliorare del 10% nel 2021, aiutata da una ripresa negli alloggi e costruzioni, anche se questo sarà ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia. Per quanto riguarda gli investimenti fisici, nel 2021 dovrebbero aumentare del 32%, o 64 Moz, di anno in anno fino a un massimo di sei anni di 263 Moz. La forza sarà guidata da Stati Uniti e India. Nel 2021, la produzione di argento estratto dovrebbe aumentare del 6% su base annua a 829 Moz. Questo recupero è in gran parte il risultato della capacità della maggior parte delle miniere di operare a pieno ritmo di produzione durante tutto l'anno dopo le interruzioni forzate nel 2020 a causa della pandemia. Quei paesi dove la produzione ha avuto l'impatto più pesante lo scorso anno, come Perù, Messico e Bolivia, avranno i maggiori incrementi. Nel frattempo, i forti prezzi dell'argento e dei metalli sottoprodotti quest'anno hanno migliorato la redditività nel settore dell'estrazione dell'argento nonostante l'aumento dei costi di input. Margini medi nel settore sono attualmente ai massimi dal 2012 e solo il 5% delle miniere d'argento primarie globali operava con costi superiori al prezzo dell'argento nella prima metà dell'anno. Si prevede che la produzione di gioielli e argenteria si riprenderà parzialmente dal 2020, in aumento del 18% e del 25% rispettivamente, a 173 Moz e 40 Moz. Entrambi i mercati beneficeranno di una forte ripresa in tutti i paesi chiave, in particolare in India in quanto l'economia e il sentimento dei consumatori si sono ripresi più rapidamente del previsto e poiché le restrizioni sono terminate in tempo per la stagione delle feste.
Dopo aver letto il report, posso affermare che la domanda di questa materia prima è in fase di aumento, così come la sua produzione. Da non dimenticare il suo ruolo come metallo industriale e il ruolo stesso che ricoprirà nella green economy; inoltre, in un periodo di espansione economica come quello che stiamo vivendo, tutte le industrie ripartono a pieno regime, e per permettersi ciò hanno la necessità di materie prime: di conseguenza, basandoci sulla legge della domanda e dell’offerta, più domanda c’è nei riguardi di una commodity, più il suo prezzo salirà, e questo sembra stia accadendo sull’argento. Probabilmente, leggendo un report di questo tipo, ci aspetteremo di vedere il grafico del prezzo in un trend rialzista, ma questo non vale per il sottostante in questione. Nel grafico condiviso, possiamo vedere come il prezzo stia ormai lateralizzando da luglio 2020, andando a formare un canale parallelo. Il prezzo ha formato un massimo relativo a 29,91$ ad agosto 2020 e successivamente un altro il 1 febbraio 2021 a 30,35$ (dovuto ad uno short squeeze, come probabilmente ricorderete); per quanto riguarda invece i minimi del canale, essi si sono attestati intorno ai 21,80$ (nel grafico condiviso ho utilizzato una linea rossa per congiungerli, e questo vale anche per i massimi). Vi ho evidenziato con dei rettangolini rossi e blu quelle situazioni in cui la media mobile ha avuto la funzione di supporto prima e resistenza poi: collegandomi alla sua funzione di resistenza, è curioso vedere quello che sta accadendo nelle ultime settimane: il prezzo ha formato un testa e spalle rialzista: il prezzo aveva rotto al rialzo la neckline, generando un segnale rialzista; tuttavia, esso non ne ha voluto sapere di strappare al rialzo infatti, arrivato alla media a 200 periodi, è rientrato all’interno della neckline invalidando, probabilmente solo per il momento, una visione long. In basso vi ho condiviso anche le posizioni nette speculative sull’asset riguardanti gli speculatori; utilizzo questo indicatore per cercare di capire quale sia il sentiment del mercato. Osservandolo, possiamo vedere come il ribasso del prezzo del periodo maggio-agosto 2021 sia stato accompagnato da un decremento delle posizioni long rispetto a quelle short; in queste ultime settimane, al contrario, vediamo come il prezzo si sia ripreso, accompagnato da un aumento delle posizioni long rispetto a quelle short; con ciò deduco che le posizioni degli speculatori siano da tenere d’occhio in quanto non hanno generato nessun segnale di tipo contrarian. Adesso vedremo cosa avrà intenzione di fare il prezzo; basandomi sul lato fondamentale non posso che essere rialzista, dal lato tecnico lo sarò invece soltanto quando il prezzo romperà al rialzo la media a 200 periodi, andando quindi a validare anche il testa e spalle.