Ci lasciamo alle spalle un mese di gennaio decisamente tonico ed interessante, sia dal punto di vista di equity che dal punto di vista del mercato bond.

Focalizzandoci sulla parte azionaria, abbiamo assistito ad una crescita mensile dell'S&P500 del 5,90% circa, con alcuni settori che hanno davvero fatto la differenza e che lo scorso anno hanno sofferto maggiormente.

In particolare i settori dei consumi discrezionali, tecnologici, nonché delle telecomunicazioni, hanno mostrato dei recuperi a doppia cifra, segnale sicuramente importante considerata anche la significatività che questi rivestono.

Sarà impostante capire se questa tonicità durerà o sarà spazzata via dalle incertezze di un mercato che per quanto resiliente, fa i conti con incremento dei tassi, maggior onerosità del debito, minor domanda, minori guadagni per le aziende, prospettive di recessione. In condizioni simili è facile vedere movimenti particolarmente veloci e dettati dall'irrazionalità psicologica piuttosto che dal posizionamento mirato.

Continuo a conservare, per questo trimestre, un comportamento neutrale, senza sovrappesare il lato azionario, ma puntando in maniera più decisa lato Bond, soprattutto US che grazie alla forza della propria economia, si trova in una fase di vantaggio nel ciclo dei tassi.
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